COME AMMAZZARE LA MOGLIE O IL MARITO SENZA TANTI PERCHÉ
di Antonio Amurri
Con: Maddalena Rizzi – Andrea Murchio – Bruno Governale – Alessandra Cavallari
Regia di FILIPPO d’ALESSIO
Musiche di FRANCESCO FIUMARA
Scene di TIZIANO FARIO
(a cura di Francesco Fanuele)
La comicità di Amurri, stringata ed elegante, prorompe, in maniera emblematica, con una vena ironica dissacrante e con i suoi commenti e giudizi portati al limite di assurdi ma divertenti “consigli di rapida eliminazione”.
Mette sotto una spietata lente di ingrandimento, vizi e difetti, incomprensioni ed egoismi, nevrosi e comportamenti maniacali di una lunga serie di mogli e di mariti ingombranti, di fronte ai quali non vede altra possibilità che una pronta e spietata eliminazione. In questa carrellata di “tipi” e di situazioni la comicità che non cede alla tentazione di una battuta volgare o alla costruzione artificiosa di una stupidità assai poco probabile, con le quali molti, troppi, comici tengono banco in questo periodo di crisi dei valori del teatro e di mancanza di veri autori. La comicità di Amurri è costruita su situazioni reali, nelle quali molto spesso rivivono fatti e persone. La nostra ambizione è far riemergere con allegria una comicità elegante intorno al tema delle relazioni di coppia di un tempo in un parallelismo quanto mai attuale con i paradossali comportamenti di chi anche oggi si appresta alla vita di coppia. “COME AMMAZZARE LA MOGLIE O IL MARITO SENZA TANTI PERCHÉ” una commedia dall’ umorismo elegante che punta il dito sulla vita di coppia, ne presenta in modo esilarante le dinamiche che caratterizzano a volte inconsapevolmente il vivere quotidiano. Il tutto giocato in uno specchio che riflette in una giovane coppia pronta a sposarsi, umori e pensieri e considerazioni sul tema del matrimonio. Un telefono e un giovane esperto pronti a consolare il turbinio di dissapori tra le tante coppie, finche non capita la sua fidanzata e promessa sposa… Una comicità e tante storie che hanno trovato nella televisione in bianco e nero del carosello il primo “palcoscenico” per tanti spettatori. Lo spettacolo ne ripropone ambienti e stile, muovendo gli attori in un set televisivo degli anni sessanta in un ping pong dinamico ed effervescente con il Telefono Amico.
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