“Due dozzine di rosa scarlatte” è un gioiello della drammaturgia contemporanea italiana. Scritto nel 1936 da Aldo De Benedetti per Vittorio De Sica e Giuditta Rissone, è una di quelle pièce argute ed eleganti in cui il gioco delle coppie si mostra come un imprescindibile motore narrativo, un testo umoristico e brillante che funziona da più di settant’anni e che è uno dei più rappresentati in Italia. In un matrimonio fin troppo fedele, la moglie – forse trascurata – comincia a sentire voglia di evasione e organizza un viaggio da sola, il marito – complice l’amico avvocato – ne approfitta per tentare di avvicinare una bella contessa inviando due dozzine di rose scarlatte con lo pseudonimo mistero. Ma il mazzo per errore arriverà alla moglie. Da questo equivoco si sviluppa una storia parallela sul desiderio e la necessità di sognare, un percorso iniziatico che ci fa riflettere sorridendo sulle nostre debolezze.
Una storia che parla di uomini e donne con i loro crucci, i loro vezzi, le loro idiosincrasie. Il fascino di questa commedia, giocata da tre personaggi (più uno) straordinariamente disegnati, risiede nella sua leggerezza, nel linguaggio dinamico ed effervescente, nella trama mai superficiale, nel gioco degli equivoci, condotto con raffinata abilità. Un testo brillante e divertente, ma che nasconde quell’infelicità e quell’insoddisfazione che spesso accompagnano l’essere umano costringendolo ad una vita claustrofobica e stagnante, in attesa che, prima o poi, arrivi qualcosa di nuovo a riaccendere una scintilla di vita, magari… due dozzine di rose scarlatte.
Autore: Aldo De Bendetti
Regia di Alessandro Marrapodi
Con: Alessandro Marrapodi, Marina Biello e Fulvia De Bonis.
Dopo la commedia verrà annunciato il cartellone della Nuova Stagione teatrale: SANTENA CHE SPETTACOLO 2019!
Un rinfresco finale allieterà i presenti in sala.